Olio di cocco

Una delle domande più ricorrenti è: ma l’olio di cocco è salutare o no? Come può essere salutare nonostante il suo elevato contenuto di grassi saturi?

Gli acidi grassi saturi presenti nell’olio di cocco sono acidi grassi a media catena MCT che hanno caratteristiche nutrizionali diverse rispetto gli acidi grassi a lunga catena. Questi grassi entrano direttamente nel flusso sanguigno, senza bisogno di essere disciolti dagli enzimi biliari o pancreatici. Vengono assorbiti direttamente dalla mucosa intestinale e trasformati in corpi chetonici dal fegato e non sono coinvolti nei meccanismi di aumento di produzione del colesterolo endogeno. Non vengono immagazzinati nelle cellule adipose, ma vengono immediatamente utilizzati dall’organismo come fonte energetica. Il fatto che questi grassi vengano ossidati in maniera più semplice e veloce sono utili nei casi di “dimagrimento bloccato”, quando si vuole ripristinare una buona flessibilità metabolica, in quanto permette ai mitocondri di incamerare acidi grassi con cui produrre ATP e quindi indurre l’attivazione delle vie metaboliche predisposte a “bruciare i grassi”.

Inoltre l’acido caprilico, uno degli acidi grassi presenti nell’olio di cocco è ideale per mantenere l’equilibrio della flora batterica intestinale e debellare la candida in quanto si è dimostrato in grado di dissolvere la membrana cellulare della Candida Albicans e di altri funghi.

L’olio di cocco è anche un valido supplemento per migliorare le funzioni cognitive anche nei soggetti con Alzheimer. Con il passare degli anni o in caso di patologie come l’Alzheimer il cervello perde la capacità di utilizzare il glucosio. Il cervello usa il glucosio come fonte di energia preferenziale. Quando questo non è possibile shifta verso i corpi chetonici. Ecco che i grassi presenti nell’olio di cocco venendo trasformati in corpi chetonici forniscono nutrimento anche a quelle cellule che non sono più in grado di usare il glucosio come le altre.