Il dimagrimento e tutto ciò che vi ruota attorno, negli ultimi anni, è diventato così una necessità da diventare addirittura argomento di marketing, con le multinazionali che facendo leva sul desiderio di ottenere un risultato rapido con il minimo sforzo, sfornano prodotti miracolosi.
Ma facciamo un attimo un passo indietro e domandiamoci: come siamo arrivati fino a questo punto? Perché ci troviamo a dover costantemente fare i conti con il sovrappeso e l’obesità?
L’obesità è un problema recente, per il 95% della nostra storia l’uomo ha vissuto come cacciatore-raccoglitore, facendo i conti spesso con mancanza di cibo e carestie. Procacciarsi il cibo non era facile, i nostri antenati per guadagnarsi poco cibo dovevano fare un enorme sforzo fisico, prima con la caccia, poi con i duri lavori manuali nei campi, camminare ore e ore per trovare acqua e il necessario per la sopravvivenza.
L’uomo quindi si è evoluto per sopportare enormi sforzi fisici per guadagnarsi il proprio cibo: spesso scarso e mai sicuro.
Il nostro corpo quindi è programmato per sopportare benissimo e lavorare bene in condizioni di restrizione calorica e intensa attività fisica.
In simili condizioni era vantaggioso possedere la capacità di immagazzinare energia, per questa ragione la selezione ha favorito un genotipo definito “genotipo parsimonioso” in modo da garantire di stoccare le riserve energetiche sotto forma di grasso.
Le donne che avevano una maggior quantità di grasso avevano una fitness riproduttiva migliore, garantendo la sopravvivenza della specie in quanto le riserve di grasso erano indispensabili per sopportare anche in condizioni di carestia una gravidanza e l’allattamento. Questo meccanismo difensivo è evidente ancora oggi, le donne che dimagriscono troppo velocemente o hanno una % di massa grassa troppo scarsa, scompare il ciclo, proprio perché è una forma di difesa che si è tramandata fino ad oggi, perchè noi siamo ancora identici ai nostri antenati.
Questo fenotipo è stato utile all’umanità attraverso l’evoluzione. Una vita longeva e una disponibilità illimitata di cibo sono condizioni nuove. I nostri geni non riconoscono questa variazione e noi stiamo ora combattendo contro il nostro stesso istinto. Quegli stessi geni che ci hanno garantito la sopravvivenza in una vita fatta di carestie e sforzi sono gli stessi che oggi stanno condannando l’umanità all’obesità e alle malattie croniche, in quanto il nostro patrimonio genetico non ha avuto il tempo di mutarsi alla stessa velocità con cui si è evoluta la società, e ci troviamo a vivere in un modo diametralmente opposto rispetto a quello per cui siamo stati progettati.
Oggi purtroppo viviamo in un ambiente obesogeno, dove abbiamo accesso illimitato al cibo costantemente, in qualsiasi momento della giornata e senza compiere il minimo sforzo. A fronte di un elevato apporto calorico introdotto, lo sforzo fisico si è ridotto in maniera inversamente proporzionale: lavori prettamente sedentari, comodità che ci evitano ogni fatica; si cerca di arrivare con l’auto esattamente davanti all’ufficio, poi un ascensore ci porta al piano per poi passare 8 ore seduti su di una poltrona e stessa cosa al ritorno per sdraiarsi sul divano. A lavoro ci sono le macchinette e i fast food hanno il mc drive o comunque il cibo ti può arrivare direttamente a casa.
Immaginate le cellule adipose come una dispensa, se continuate a fare scorte di prodotti che non utilizzerete, questa dispensa ad un certo punto sarà completamente piena in ogni suo angolo, così accade nel momento in cui si introducono molte kcal con il cibo non adeguatamente compensate da un’uscita con l’attività fisica. Qual è il segreto per dimagrire quindi? Svuotare la dispensa!!! Meno entrate e più uscite.
Perché allora è così complicato perdere peso? Prima di tutto a causa del nostro stile di vita, in quanto la società attuale è caratterizzata per la maggior parte da lavori sedentari e i lavori manuali sono sempre meno, e sono cresciute esponenzialmente tutti i tipi di comodità per farci fare meno fatica possibile, quindi incrementare le uscite giornaliere richiede impegno e costanza che si accavallano ad una stanchezza mentale che spesso non lascia spazio al movimento.
Oltre a questo si deve aggiungere il problema legato alla qualità del cibo. Molte persone non sono in sovrappeso per quanto mangiano, ma per quello che mangiano. Cibi poveri di nutrienti e ricchi di calorie fanno si che si trovino sempre più persone super-alimentate eppure malnutrite.
Vi riporto un passo che fa riflettere tratto dal libro di Luca Speciani: “Nessun animale in natura è obeso, l’obesità è subentrata nel momento stesso in cui l’uomo ha iniziato ad alimentarsi con cibi che avevano perso la loro naturalezza, la loro integrità.
Gli unici animali grassi che conosciamo sono il gatto della nonna e il cane della zia. Che mangiano le stesse schifezze di cui si nutrono nonna e zia. Il reperimento di uno scoiattolo obeso (che guarda caso vive nel parcheggio di un parco per bambini in California, dove si nutre di merendine e patatine) è stato tanto anomalo da far fare a quella foto il giro del mondo. Ma perché nessuno scoiattolo è obeso o in sovrappeso? E non ha neppure il diabete, il cancro o le vene varicose? Solo perché si muove? Certo, si muove per cercare il cibo, ma se può sta anche fermo a riposare. Il punto chiave è che mangia solo ciò che madre natura ha previsto per il suo nutrimento: noci, nocciole, ghiande, castagne. Così come cani e gatti mangiano in prevalenza carne e pesce, le mucche foraggio ecc. Quando diamo merendine agli scoiattoli e riso in brodo al cane, il risultato è un animale obeso. Noi non facciamo eccezione.”
Come dovremmo mangiare per stare in salute e non ingrassare?
Per nutrirsi senza ingrassare è importante tenere in considerazione un valore fondamentale che è la densità calorica dei cibi. Questo valore è dato dal rapporto tra quantità di nutrienti e contenuto di energia di un alimento per quantità di riferimento consumata, solitamente 100gr.
Gli alimenti ci conferiscono nutrienti ed energia (calorie). Tutte le calorie provengono da soli tre elementi: carboidrati, proteine e grassi, quest’ultimi in quantità maggiore, con 9 kcal/gr contro le 4 kcal/gr delle altre due categorie. I nutrienti invece derivano da fattori alimentari non calorici, quali vitamine, minerali, fibre, sostanze fitochmiche, di importanza vitale per la salute, e acqua.
Il segreto per perdere peso in maniera definitiva è basare la propria dieta su alimenti con una buona proporzione di nutrienti non calorici rispetto alla componente puramente energetica.
A determinare il senso di sazietà contribuiscono diversi fattori, primo fra tutti i segnali della distensione gastrica. Dopo l’introduzione di un sufficiente volume di cibo ci sentiamo “pieni”. Questa sensazione è dovuta allo stiramento delle pareti dello stomaco e avviene anche se assumiamo sostanze prive di contenuto calorico, come le fibre e l’acqua. Ciò accade perchè la parete dello stomaco è fortemente innervata e il suo stiramento provoca la stimolazione del nervo vago. Questi segnali giungono al cervello che manda il messaggio di sazietà e pone fine al pasto.
Per sentirsi sazi dobbiamo riempirlo lo stomaco, che ha una capienza di circa un litro. Poiché carni, latticini, oli, patatine fritte, pane bianco sono densamente calorici, è praticamente impossibile per noi mangiarli senza ingerire calorie in eccesso. Con questo tipo di cibi si finisce per ingerire una grande quantità di calorie prima di sentire che lo stomaco è pieno e di aver soddisfatto la nostra fame. Invece mangiare cibi ricchi di nutrienti e fibre e con poche calorie ci permette di sentirci sazi senza consumare calorie in eccesso.
In natura non esistono alimenti così densamente calorici come invece ha creato l’industria, cibi costituiti dalla sola componente calorica e completamente privi di nutrienti. Sperare di dimagrire mangiando piccole porzioni di alimenti poveri di nutrienti e ricchi di calorie, non è la soluzione, perché non solo non si deve soffrire la fame, ma si devono anche eliminare quelle voglie compulsive di cibo che vengono quando ci sono carenze nutrizionali da colmare. La spasmodica ricerca di cibo deriva dal fatto che continuate a mangiare cibo dallo scarsissimo valore nutrizionale per cui nonostante l’elevato introito calorico il corpo è comunque in carenza dei nutrienti essenziali e manda segnali di fame per cercare di colmare il deficit.
Cereali integrali, legumi, ma in particolare frutta e verdura fresca sono i cibi che più di tutti vi fanno sentire sazi con la minor quantità di calorie.
Il segreto per vivere in forma è in salute non va ricercato nella nuova pillola o beverone del momento, il segreto va cercato nella storia dell’uomo e si basa sul cambiamento delle proprie abitudini, da perseguire con costanza e determinazione. All’inizio potrebbe esservi utile l’aiuto di un professionista del settore che sappia indicarvi la strada corretta e vi possa insegnare a ritrovare il proprio equilibrio.